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INTER-NAPOLI 1-2 NAPOLI-JUVENTUS 3-1Napoli: Iezzo, Cupi, Cannavaro, Domizzi, Garics (38' st Contini), Blasi, Gargano, Hamsik, Savini, Lavezzi (33' st Calaiò), Zalayeta (45' st Sosa). A disp. Gianello, Montervino, Bogliacino, De Zerbi. All. Reja Juventus: Buffon, Grygera (30' st Marchionni), Legrottaglie, Chiellini, Molinaro, Salihamidzic, Almiron (42' st Tiago), Nocerino, Palladino (35' st Iaquinta), Trezeguet, Del Piero. A disp. Belardi, Birindelli, Criscito, Zanetti. All. Ranieri. Arbitro: Bergonzi di Genova Napoli - La Rivoluzione di Ottobre. La storia si ferma al San Paolo. Il cielo è azzurro sopra il destino. Il Napoli batte la Juventus dopo 17 anni. Una notte da sogno: dallo 0-1 al 3-1. E nulla può neppure il sortilegio Del Piero, che "con noi segna sempre". Maledizione attaccata al muro, cabala infilata in saccoccia. Il 17 porta fortuna. Segnano Walterino Gargano, il folletto con la faccia del piccolo grande Arnold, che stavolta s'inventa una roba alla Lio Messi. E poi Domizzi il sicario con il guanto di paraffina, due volte sul dischetto, due volte mandando gambe all'aria Buffon, due volte col pugno verso la curva, "Domi" l'iceberg che affonda il Titanic Juventus, nell'oceano più azzurro che c'è. San Paolo senza limiti di passione e fantasia. Un teatro di suggestione sotto le stelle. Si finisce a cantar tutti nel coro dei Cherubini: oje vita oje vta mia. E' la notte delle stelle. Diciassette anni dopo. La Rivoluzione di ottobre. Il cielo è azzurro, sopra il destino. La partita è più dura e cruda. Squadre al frontale stile falange. Si gioca tutto sulla forza d'urto in mezzo al campo. E se sfugge una palla son guai. Non sfugge a Buffon che dopo 5' testa i suoi strepitosi riflessi bloccando una spizzata di tesa di Domizzi su angolo di Hamsik. Ma Iezzo si fa emulo e respinge una botta di Almiron dopo un quarto d'ora. Al 17' ci prova dall'altro lato Blasi: centrale. Al 19' è Trezeguet che si vede per la prima volta: sinistro dai venti metri, Iezzo c'è. Promette bene il ritmo, ma non mantiene la cifra tecnica. Partita da gladiatori, non c'è spazio per i ricami. Tiri non se ne vedono più ma la battaglia è affascinante, da asterisco rosso. Finisce il primo tempo: 0-0. Ma nel secondo tempo Napoli e Juve fanno vedere in 10 minuti tutto ciò che non hanno mostrato in tre quarti d'ora. Pochi secondi e la Juve va dentro: Trezeguet serve Palladino che sbaglia il tiro al volo, ma la palla finisce a Del Piero che fa gol da zero metri: 1-0. San Paolo ammutolito. Napoli ferito ma arrabbiato. E dopo appena 3 minuti Gargano si inventa una roba alla Lio Messi: penetrazione, dribbling e sinistro micidiale, 1-1. Che gol. In questo folletto uruguagio il Napoli ha trovato miniera. Ma la Juve fa paura. Gamba in spalla, palla al centro e brivido: cross di Palladino, Trezeguet si alza in cielo di testa, palo pieno. Sulla respita arriva Del Piero che tira alle stelle a botta sicura. Azzurri graziati ma inossidabilmente freddi. Perché in un battito d'ali Lavezzi si nfila in area e Chiellini lo stende: palla o piede? Per Bergonzi è rigore. Tira Domizzi e manda gambe all'aria Buffon: 2-1. San Paolo nel canto dei Cherubini. E al settimo cielo al 24': splendido triangolo Zalayeta-Hamisik-Zalayeta, la "Pantera" salta Buffon con un tocco felino e il portiere gli si frappone ad un metro dal gol. Rigore. Ancora Domizzi si prende coraggio e responsabilità. E signori giù il cappello per 'Domi', gelido come un iceberg: Buffon ancora spiazzato, 3-1. L'urlo di Napoli va in orbita. Finisce con l'oje vita, oje vita mia. Madama è battuta dopo 17 anni. La Rivoluzione di Ottobre.
FIORENTINA-NAPOLI 1-0
Inter: Julio Cesar, Zanetti, Cordoba, Samuel, Chivu (1' st Maxwell), Figo, Stankovic (15' st Burdisso), Cambiasso, Cesar, Cruz (34' st Suazo), Ibrahimovic. A disp. Toldo, Pelè, Crespo, Adriano. All. Mancini Napoli: Iezzo, Contini, Cannavaro, Domizzi, Grava (11' st Garics), Hamsik (41' st Calaiò), Gargano, Bogliacino, Savini, Lavezzi, Zalayeta (34' st Sosa). A disp. Gianello, Cupi, Montervino, De Zerbi. All. Reja Arbitro: Rosetti di Torino Milano - Le luci a San Siro sono nerazzurre, ma i riflessi di orgoglio sono del Napoli. L'Inter vince 2-1 ma a 5 minuti dalla fine gli azzurri rischiano di mandare a carte quarantotto i sogni di gloria interisti con un gol di Sosa che mette i brividi alla spina dorsale del "Meazza". Non arriva però l'happy end. Fa nulla. Il Napoli se l'è giocata e liddove sembrava si stesse profilando una disfatta è venuta fuori la personalità degli azzurri, sempre a testa alta. Fino alla fine. Ci si piega solo ad una squadra enorme ed a due splendidi gol di Julio Cruz. Applausi. Noblesse oblige. Napoli parte con disinvoltura e senza timore. Al 5' sinistro di Hamsik ribattuto a pochi metri dalla porta da Samuel. Al 6' penetrazione di Zalayeta, sinistro di rimbalzo, para Julio Cesar. Gli azzurri tengono bene il campo ed il baricentro alto. Ma al 20' il banco salta per un gran numero di Ibrahimovic che tra tre difensori libera Cruz in area: destro piazzato dell'argentino, 1-0. Il Napoli rialza subito la testa al 22' cn un tiro da lontano di Hamsik che Julio Cesar doma. Al 29' spunto di Lavezzi che entra in area da desta in velocità e chiude in porta: Julio Cesar c'è. Al 36' altra invenzione, stavolta di Stankovic che lancia col contagiri Cruz: stop di petto e sinistro fulminante, 2-0. Napoli sotto e San Siro che si scatena con cori da fiera del cattivo gusto. Al 42' Cesar pesca al bacio ancora Ibrahimovic che tira a botta sicura a due metri dalla porta ma il campione stavolta è Iezzo che devia da giaguaro. Finisce il primo tempo: 2-0. Alla ripresa gli azzurri spingono e mettono sotto l'Inter nel primo quarto d'ora. Ma non c'è l'acuto sotto porta. Al 58' bel cross di Savini per Zalayeta ed è bravissimo Julio Cesar ad anticipare l'uruguagio e salvare la porta. Al 71' Lavezzi fugge via sulla destra, cross radente ed ancora Julio Cesar anticipa Zalayeta. Al 79' entra Sosa per l'uruguagio. L'Inter sfiora il terzo gol con Suazo, appena enrato per Cruz. Ma è il Napoli a colpire dall'altro lato: cross di Bogliacino e stacco imperioso di Sosa, 2-1. Che gol il Pampa. Ma non c'è tempo per altro. L'Inter amministra, al Napoli l'onore di San Siro. Roma: Curci, Cicinho (15' st Cassetti), Mexes, Ferrari, Tonetto, Perrotta, De Rossi, Giuly (46' st Panucci), Pizarro, Mancini (20' st Vucinic), Totti. A disp. Julio Sergio, Juan, Brighi, Barusso. All. Spalletti Napoli: Iezzo, Cupi (33' st Contini), Cannavaro, Domizzi, Garics, Blasi, Gargano, Hamsik, Savini (38' st Calaiò), Lavezzi (41' st Bogliacino), Zalayeta. A disp. Gianello, Montervino, De Zerbi, Sosa. All. Reja Arbitro: Tagliavento di Terni Olimpico solo per gli abbonati romanisti. Lo stadio è una carcassa maculata. Piena solo la curva Sud, la Nord (della Lazio) è un buco bianco. Ed è lì che arriva il boom dopo 2'. Punizione di Hamsik, Zalayeta tocca per Lavezzi che scarica un destro potentissimo sotto la traversa: 1-0 per il Napoli. La Roma è scossa. Gli azzurri tengono il campo e il palleggio. Manca il guizzo nelle ripartenze. La Roma si riorganizza a fatica. Al 17' Giuly ci prova da lontano: fuori. Al 23' punizione di Totti, larga. Il Napoli chiude tutto ermeticamente. Poi però cambia la partita: rimpallo in area che favorisce Pizarro, Cannavaro entra in spaccata ma colpisce il cileno: rigore. Lo tira Totti, gol: 1-1. E' passata mezzora. Ed in chiusura di tempo il sorpasso. Totti penetra fino al limite, destro d'infilata, Iezzo respinge come può e Perrotta fa tap in: 2-1 per la Roma. Si va al riposo. al rientro il Napoli bissa il gol flash. Savini va a sinistra e crossa, Zalayeta tocca bene ancora, stavolta per Hamsik che di destro in area non perdona: 2-2. Partita che sale su grandi toni. La Roma è brava e fortunata a trovare subito il terzo gol: destro di De Rossi leggermente deviato, Iezzo ingannato e bucato, 3-2. Ma il Napoli è una furia. Su la testa. Al 19' Gargano si inventa Falcao: dribbling, penetrazione e destro da quasi trenta metri, palla al sette. Che gol: 3-3. E che partita. Gli azzurri non si fermano ed anzi vanno in prta dopo pochi mnuti: Lavezzi stoppa a seguire e gira di destro al volo, traversa piena. Mani nei capelli. Napoli bello e sfortunato. Roma messa sotto. Ma, in compenso, ancora fortunata. perchè al 35' una punizione di Pizarro viene deviata dal tacco di Garics e Iezzo si ritrova nuovamente alle spalle una palla incontrollabile: 4-3. Ma oggi il Napoli è un gigante, alto, grosso e potente come Marcelo Zalayeta. La Pantera di Montevideo si alza in cielo al minuto 84 e schiaccia nella porta romanista un cross di Hamsik: 4-4. Brividi azzurri. Impresa all'Olimpico. A Roma c'è solo l'urlo del silenzio. E' Napoli la Capitale. |
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